Per una Nuova Crescita della Coscienza nel XXI Secolo
Noi, figlie e figli di un’epoca attraversata da incertezze, frastornata dal rumore e da grida di disperazione, disorientata dalla superficialità e dai miti artificiali dell’egoismo tecnologico, annunciamo il Manifesto del Sublime: un patto tra arte, scienza, filosofia-psicologia e spiritualità.
Lo Spirito del Profondo annuncia il risveglio. La riscoperta dell’unità tra spirito, coscienza e materia.
Il ritorno a una spiritualità profonda, libera da dogmi, che contamina e si lascia contaminare da una scienza aperta alla meraviglia ed all'inspiegabile.
Il Sublime è la chiamata della bellezza che travalica, scuote, eleva fino al limite (sub limen). È ciò che unisce l’umano al divino, la ragione all’estasi, la scienza alla spiritualità, nei limiti sacri del mistero.
Il Sublime non si consuma, non si misura: si contempla, si attraversa, si evoca in silenzio.
È ponte e abisso, vertigine e rivelazione, forza, passione, emozione e visione.
L’Arte come Rivelazione del Tremendo e del Sacro
L’arte del Sublime non imita, non copia: rivela.
Non decora: evoca.
Non intrattiene: trasfigura.
È pittura che trattiene l’eco di tempeste cosmiche.
È scultura che sfida la gravità dell’essere.
È poesia che sfiora i margini dell’ineffabile.
L’artista del Sublime non cerca consensi, ma autenticità. non la bellezza superficiale e facile, ma il brivido del vero bello.
L’opera sublime è un portale: apre l’anima all’inconoscibile e alla vertigine della grandezza.
La Scienza come Contemplazione dell’Infinito
La scienza non è solo analisi: è stupore, è inquietudine. E' irriducibile.
È immersione. È preghiera contemplativa e silenziosa davanti all’ordine misterioso del cosmo.
Studiare l’universo è ascoltarne il battito segreto: la danza invisibile delle particelle, l’armonia delle costellazioni lontane, la geometria nascosta della vita e della coscienza.
Rifiutiamo il riduzionismo sterile.
La scienza del Sublime celebra la complessità, si inchina al mistero, rivela il sacro nella struttura della realtà. Conoscere è contemplare. E' ascoltare lo Spirito del Profondo.
Pensare l’Impossibile, Sentire l’Infinito
La filosofia del Sublime non chiude: apre.
Non spiega: interroga.
Accoglie il paradosso, abbraccia il mistero, onora l’incertezza. Arde.
Riconosce la piccolezza dell’essere umano e, insieme, la sua capacità di concepire l’Infinito.
La psicologia del Sublime cura non per normalizzare ma per espandere la coscienza, per attraversare le soglie della coscienza, per accedere al Regno del numinoso.
Trascendenza e Presenza
Il Sublime è esperienza diretta del Sacro.
Oltre ogni dogma. È ascolto profondo, visione interiore, risveglio alla Presenza che permea ogni cosa.
È sentirsi parte dell’Universo: in un tramonto silenzioso, in un gesto d’amore, nella solitudine stellare, nell’urlo dell’anima.
La spiritualità del Sublime non è rifugio, ma rivelazione.
È connessione con il Sé e con l’energia universale che ci attraversa.
Verso una Coscienza Sublime.
La Coscienza Sublime è soglia e visione:
ci permette di riconoscere il Sublime
nella materia e nello spirito,
nel visibile e nell’invisibile,
nel semplice e nell’imprevedibile.
Noi, portatori di questa visione, ricerchiamo:
- nuove possibilità, oltre i limiti del conosciuto;
- la contemplazione della vastità, che sia cosmica, naturale, interiore o intuitiva;
- la riscoperta del senso di meraviglia, antidoto alla saturazione e all’indifferenza;
- il coraggio di unire trascendente e immanente, per trovare nella loro sintesi una via di grandezza, purificazione e verità.
Nel semplice, invisibile e imprevedibile, si cela il Sublime eco del Divino.
Lo Spirito Collettivo del Profondo.